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telefonoComunicare qualcosa al giorno d’oggi, con il web e i social network, non dovrebbe essere troppo difficile. Ma proviamo a pensare alle diverse tipologie di “prodotti” da dover raccontare: un conto è parlare di un libro, un film, una località turistica. Un altro è sviluppare una narrazione avvincente riguardo a un…provvedimento amministrativo!! Questa è una delle tante difficoltà che un buon comunicatore istituzionale deve saper affrontare e superare. Infatti ogni istituzione, a qualsiasi livello, locale, nazionale, sovranazionale, ha la necessità di far comprendere ai propri cittadini le leggi e i provvedimenti che li interessano: in campo ci sono i diritti e i doveri di ognuno di noi, quindi la chiarezza è una materia prima che non si può trascurare.

Può essere quindi utile sviluppare un piccolo glossario di decodificazione del linguaggio giuridico per renderlo fruibile al grande pubblico. Durante la prima lezione del Master in Comunicazione Istituzionale, organizzato dall’Università degli Studi di Tor Vergata in collaborazione con il BAICR Cultura della Relazione, il Magistrato Amministrativo Alfredo Storto ha dato agli alunni del corso alcuni utili consigli e suggestioni. Secondo il Magistrato il personaggio manzoniano di Azzeccagarbugli, l’avvocato dei Promessi Sposi, potrebbe essere preso come il prototipo del giurista incomprensibile. Come comunicherebbe oggi Azzeccagarbugli? Riuscirebbe a comprimere nello spazio di un tweet (140 caratteri) tutti i suoi latinorum? Probabilmente avrebbe bisogno dell’aiuto di un professionista per togliere qualche ragnatela dal suo modo di parlare.

Il linguaggio giuridico nasce per svolgere funzioni di rapidità (doveva essere velocemente utilizzabile) e riservatezza (occorreva tutelare il know how interno a comunità bene delineate come quella dei mercanti). Nel corso del tempo questi canoni si sono fossilizzati e hanno reso difficile la comprensione del linguaggio giuridico ai non addetti ai lavori. Questo non è un problema solo italiano, ma accomuna tutti gli ordinamenti moderni che utilizzano linguaggi complessi.
Il compito di un buon comunicatore istituzionale è proprio quello di interpretare i diversi tipi di linguaggio giuridico. Per poterlo fare occorre conoscere anche i processi decisionali che stanno alla base della sua creazione e rischiare di rendere comprensibile anche qualcosa che spesso i vertici cercano appositamente di esprimere in maniera nebulosa.