Una ricerca tra arte e processi di condivisione.
Simbolicamente le “cisterne” di Palazzo Viceconte vengono tra loro unificate e rese accessibili per diventare un percorso che innanzitutto le renda patrimonio esplicito della città di Matera e dei suoi ospiti.
Le cisterne hanno ospitato, ospitano, nascondono e svelano aspetti molto differenti della Storia e della Contemporaneità. Hanno soddisfatto esigenze primarie e ora possono diventare l’opera che esprime un desiderio di flussi relazionali non sempre del tutto visibili o comprensibili ma che rappresentano la vera ricchezza della città.
Un percorso che si avvia dalla cisterna dove si va accumulando l’acqua delle conversazioni e delle loro tracce digitali della comunità di Matera e che progressivamente si disvela nelle sale espositive attraverso infografiche rappresentative dei linguaggi, delle emozioni e delle geografie relazionali per alimentare processi diffusivi capaci di evolvere e rigenerarsi nel tempo.
In particolare:
- le immagini e i colori delle lingue parlate a Matera o parlando di Matera, le loro interconnessioni, le contaminazioni
- le tante emozioni positive e negative, attive e passive di amore, di odio, di insofferenza, di noia, di piacere, di soddisfazione, di serenità, di ansia, di speranza, di attesa, di abbandono di chi vive a Matera e di chi ne parla
- le comunità e i loro scambi nel tempo, le mappe dinamiche delle relazioni entro e fuori della città, verso le montagne della Lucania, verso il mare, verso le vie della seta, verso l’Europa, verso le Americhe
le persone che ci visitano, per incuriosirle e per renderle protagoniste e guide.
E ora scendiamo verso le acque scure e quasi immote delle cisterne per cercare di cogliere i pochi riflessi e le loro increspature per risalire poi alle luci colorate, chiassose e allegre di una città il cui tessuto sociale, culturale ed economico diviene sempre più vasto e comprensibile.
Un sistema di cisterne, aperte a chiunque, colme di dati, informazioni, rappresentazioni e suggestioni, un programma di ricerca e di esperienze visive che si svilupperà fino a giugno 2021.
Il BAICR – Cultura della Relazione e l’Istituto Nazionale di Sociologia Rurale hanno collaborato all’iniziativa sviluppando un vasto piano di ricerca sulla cultura del territorio a partire dal Palinsesto Geografico che ha origine dall’idea che l’estrema articolazione ed eterogeneità della nostra comunità possa e debba essere letta come elemento di ricchezza e palestra concettuale, oltre che operativa, dove apprendere e sviluppare metodologie relazionali coerenti e, per alcuni aspetti, anticipatorie dei processi evolutivi in tutti i campi sociali, culturali, economici, finanziari, della ricerca pura come di quella applicata. Tra le iniziative troviamo i master organizzati in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata: Cultura dell’alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche, Reportage di Viaggio, Ospitalità e marketing dei territori e Internet of Humans and Things.
Gli atti verranno progressivamente pubblicati sul sito della Casa Editrice Cibele.
Maggiori informazioni sull’iniziativa alla pagina della Fondazione Southeritage