In questo modulo viene dapprima affrontato il contributo della qualità della città costruita al miglioramento della qualità del vivere.
Nell’approfondire i rapporti tra pensiero estetico e architettura del XXI° secolo ci si sofferma sul concetto di ben-essere in relazione al concetto di bellezza, avvertendo la necessità di un’architettura per l’uomo in con¬trapposizione ad un’architettura del gesto. Dopo alcuni cenni alla storia dell’urbanistica viene preso in considerazione il territorio quale bene economico non omogeneo partendo dalla nascita dell’Economia spaziale sino ad arrivare a definire il concetto di rendita urbana.
Successivamente viene approfondito l’oggetto della disciplina urbanistica, affrontando specifiche tematiche quali il monocentrismo/policentrismo, la dialettica centro-periferia, la città tradizionale e la città diffusa.
Dopo alcuni richiami alla complessità come problema e risorsa (si pensi ad esempio al contributo dell’analisi sistemica e dei sistemi informativi territoriali) vengono trattati alcuni specifici aspetti della programmazione e pianificazione urbanistica quali il suolo, la densità, gli spazi pubblici e privati, il verde urbano, i servizi pubblici. Viene inoltre affrontato il tema della mobilità sostenibile quale sistema di mobilità urbana in grado di conciliare il diritto alla mobilità con l’esigenza di ridurre l’inquinamento e le esternalità negative.
Segue l’approfondimento del rapporto pubblico-privato nel quadro di un’urbanistica negoziata con alcuni cenni sull’evoluzione della legislazione nell’ottica di un’urbanistica di progetto e non più di piano. In appendice vengono fatti alcuni richiami all’introduzione recente, a fianco del tradizionale PIL (prodotto Interno Lordo), di un nuovo indice di lettura della qualità del vivere, il cosiddetto Gnh (Gross National Happi¬ness), indice di Felicità interna laorda.