Il giorno 28 marzo 2019 si è tenuto il Convegno del “Master in Internet of Humans and Things: patrimonio culturale, tecnologia, economia e valori condivisi”, presso la prestigiosa Biblioteca storica delle Corporazioni di Palazzo Piacentini presso la sede del MiSE.

E’ stato un incontro di approfondimento sugli scenari tecnologici a sostegno della fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale.

Importanti autorità sono intervenute, come la Dott.ssa Augusta Iannini, Vice Presidente Garante per la protezione dei Dati Personali, il Prof. Renato Marini, avvocato e direttore del Master e il Prof. Lucio Fumagalli Responsabile della didattica del Master e Presidente Baicr.

Tra i temi trattati la normativa GDPR (General Data Protection Regulation) che è entrata in vigore il 19 settembre 2018 ed integra il precedente Codice Privacy con le nuove regole stabilite dall’Unione Europea, volte a  rafforzare ulteriormente la protezione delle persone fisiche in merito al trattamento dei dati personali.

Si è parlato dell’importanza del “Dato” visto come elemento propulsore e per lo sviluppo tecnologico e il progresso in genere, viene da se anche l’importanza oltre che dell’uso anche della diffusione di quest’ultimo per l’evoluzione del mondo nel quale ci troviamo a vivere.

Tutto ciò, però, deve incardinarsi, inesorabilmente e senza dubbio alcuno, con la tutela della persona da un punto di vista legale.

 

Il giurista rappresenta il connubio tra questi due aspetti, da un lato deve tutelare le persone che danno il consenso al trattamento dei propri dati dall’altro ne deve garantire la circolazione.

 

Ma quali sono le opportunità e le occasioni che la rete e i dati possono offrire?

 

“Per spiegarlo potrei citare una metafora del Professor Fumagalli: proviamo a pensare a tutti i vantaggi che si potrebbero derivare da dei pneumatici che durante il moto registrano tutti i dati pertinenti alle condizioni dell’asfalto”.

Professor Renato Marini

 

Il primo tavolo si chiude con l’intervento del Professor Fumagalli.

Sono state esaminate a fondo, le potenzialità che la Constellation 4Changing (Baicr, Insor, S4B, HER) ha relativamente alla gestione dei dati e di tutte le “Relazioni” che ci sono tra essi e senza trascurare l’enviroment culturale.

Ad esempio lo scorso anno è stata eseguita una ricerca a livello mondiale, con l’utilizzo di un software di visualizzazione che rappresenta i flussi di interesse su temi specifici, sulla parola italiana “orzo”.

 

“C’è qualcuno che sta già parlando delle cose di cui io sono portatore?”

Professor Lucio Fumagalli

I risultati sono stati incredibili.

Si è visto, infatti, che la parola “orzo” non è usata solamente in Italia, ma bensì in moltissime regioni del Mondo, dando spazio a margini di business e a deduzioni socio-politiche di altissima rilevanza, calcolabili attraverso l’indice di estroflessione.

La tecnologia può essere usata al servizio della Cultura e del suo sviluppo, nei Musei per esempio può estendere il valore museale oltre lo spazio perimetrale dello stesso, raggiungendo nuovi clienti.

 

“Il Successo di un museo non si valuta in base al numero dei visitatori ma piuttosto a quello che è riuscita ad insegnare ad essi.”

Professor Renato Marini

 

“Perchè sono importanti i Beni Culturali sono in Italia?

Perchè i Beni Culturali sono in Italia, soggettivamente un sentito rilevante, ma anche,oggettivamente, rilevanti”

Professor Lucio Fumagalli

 

A seguito sono stati presentati i progetti dei degli ex-corsisti dell’anno precedente come quello del Museo Archeologico di Aquino e del Gruppo Mu.Com, con la partecipazione del Prof. Emiliano Germani e della Dott.ssa Gilda Gallerati.

L’incontro è proseguito poi con una tavola rotonda composta dal Prof. Francesco Limone, l’Avv. Davide De Lungo, la Dott.ssa Valeria Pica, il Dott. Giorgio Prister e il Dott. Michele Tarquinio, i quali hanno discusso, rispetto ai propri ordini professionali dell’interRelazione tra i dati e la Cultura.