Master per docenti e insegnanti

 

Continua la corsa per la Buona scuola. Oggi il disegno di legge che ha per oggetto la riforma dell’istruzione è arrivato in consiglio dei ministri. Dai prossimi giorni l’azione si sposta in Parlamento per quella che sembra essere una corsa di fondo: la buona scuola dovrebbe riuscire a superare i tempi parlamentari e gli eventuali emendamenti per partire ufficialmente con il nuovo anno scolastico, i primi di settembre. Nel ddl, emergono due novità: rimangono gli scatti di anzianità, che non verranno toccati per non incidere sul reddito futuro degli insegnanti, sconfessando in parte uno dei punti di forza della riforma, il merito come variabile in base alla quale far partire gli aumenti di stipendio. La seconda novità riguarda il controverso nodo delle agevolazioni per gli istituti paritari. Il compromesso raggiunto lascia spazio agli aiuti per le famiglie che decidono di iscrivere i figli alle scuole paritarie ma solo fino alle medie. Cancellati gli aiuti per chi vuole frequentare istituti paritarie alle scuole superiori.

Gli studenti almeno per ora non sembrano apprezzare la direzione presa dalla riforma.

Oggi è stata  una giornata di manifestazione in diverse città: le strade di Milano, Napoli, Roma e Genova  hanno fatto da teatro al disagio dei giovani studenti  colorandosi di striscioni, slogan, cortei e flashmob.

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