jacopo mele

Digital Life Coach

Biografia

Sono un Digital Life Coach.

Il mio lavoro consiste nell’affiancamento del primo livello dirigenziale per prendere scelte strategiche in ambito digital transformation. Sono, inoltre, Presidente della Fondazione Homo Ex Machina e componente del Board Junior di Prioritalia; Chief Strategist di Bioimis e Managing Partner di YourDigital. Sono il più giovane nella lista dei 30under30 più influenti nella politica Europea secondo la rivista americana Forbes e tra i 50 personaggi da tenere d’occhio nel mondo nel 2017  secondo Wired.

QUESTION TIME

Abbiamo chiesto a Jacopo Mele di rispondere ad alcune domande sulle possibili strategie di utilizzo dell’Internet of Things

Pensando al prossimo futuro: quali settori trarranno i maggiori vantaggi dallo sviluppo e dall’applicazione dell’Internet of Things?

L’ IoT non è il futuro, ma il presente. Costruire strategie su uno sviluppo futuro di questa tecnologia non ci permetterebbe di restare al passo con tutti quegli stati che stanno già sfruttando le opportunità che offre l’IoT. I settori che stanno traendo benefici maggiori da tutto ciò sono:

  • Smart City
  • Smart Home
  • Smart Mobility
  • Smart Manufacturing o Industrial 4.0

Insomma tutti quei settori che un tempo erano formati da reti di strumenti passivi, non in grado di interagire tra di loro e tantomeno con l’uomo.
Ora tutti gli strumenti e gli oggetti che formano una casa, o addirittura un’intera città, possono conoscere le nostre abitudini, prevedere dei nostri possibili comportamenti e comportarsi di conseguenza.

Nell’applicazione delle nuove tecnologie al settore dei beni culturali, quali evoluzioni immagini saranno di maggiore rilevanza?

Le tecnologie che avranno un maggiore impatto su questo settore saranno la realtà Virtuale e la Realtà Aumentata.
Svolgendo attività di consulenza ho visto quanto sia importante e quanti vantaggi porta riuscire a mettere il cliente al centro del proprio business e penso che questo valga anche per il settore dei beni culturali.
Pensiamo ad entrare in un Museo, fermarci davanti ad un quadro e in un secondo, tramite degli occhiali, potere essere catapultati nell’epoca in cui questo quadro è stato dipinto e magari vedere l’autore dell’opera che ci mostra come lo ha realizzato.
Usando queste tecnologie siamo in grado di fare vivere al cliente un’esperienza molto più coinvolgente e emozionante che una semplice visita al museo.

Quali sono le opportunità ed i rischi che si potranno presentare nel nostro paese, da sempre riferimento per la cultura e per le arti?

Siamo il primo paese al mondo per quanto riguarda il patrimonio culturale, questo vuol dire che possiamo fare estremamente bene o estremamente male.
Se saremo in grado di sfruttare al meglio le opportunità che offrono queste tecnologie rafforzeremo il nostro primato, aumentando così anche il turismo.
Se invece non saremo in grado di sfruttare questa opportunità perderemo molta credibilità agli occhi degli stati esteri. Non possiamo assolutamente restare indietro in questo settore, abbiamo tutti gli occhi addosso.

Quale il principale valore di nuove figure professionali preparate su questi temi? In che modo potranno dare un contributo distintivo?

Il loro valore sarà per lo più strategico, queste nuove figure professionali sapranno guidare questo settore attraverso l’innovazione, sviluppando strategie per sfruttare al meglio le nuove tecnologie e facendo in modo che la cultura che abbiamo in Italia non sia dimenticata ma anzi esaltata in questa unione di antichità e innovazione, di passato e futuro.

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