Palazzo-Commissione-Europea

Il traffico di influenze illecite: una nuova norma anti-corruzione vista dalla parte di chi è piccolo.
L’articolo 346 bis del codice penale

il mulino

1. Chiunque, fuori dei casi di concorso nei reati di cui agli articoli 319 e 319-ter, sfruttando relazioni esistenti con un pubblico ufficiale o con un incaricato di un pubblico servizio, indebitamente fa dare o promettere, a sé o ad altri, denaro o altro vantaggio patrimoniale, come prezzo della propria mediazione illecita verso il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio ovvero per remunerarlo, in relazione al compimento di un atto contrario ai doveri di ufficio o all’omissione o al ritardo di un atto del suo ufficio, è punito con la reclusione da uno a tre anni.

2. La stessa pena si applica a chi indebitamente dà o promette denaro o altro vantaggio patrimoniale.

3. La pena è aumentata se il soggetto che indebitamente fa dare o promettere, a sé o ad altri, denaro o altro vantaggio patrimoniale riveste la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di un pubblico servizio.

4. Le pene sono altresì aumentate se i fatti sono commessi in relazione all’esercizio di attività giudiziarie.

5. Dfa Se i fatti sono di particolare tenuità, la pena è diminuita. (Articolo aggiunto dall’art. 1, comma 75, lett. r), L. 6 novembre 2012, n. 190)

Recentemente ho partecipato ad un convegno su questo tema e ho cercato di rappresentare il punto di vista di chi è attento al mondo delle imprese artigiane e delle PMI in generale1.
Oltre l’analisi specifica delle possibili conseguenze negative della norma, credo sia importante soffermarsi sul tema più ampio della necessità di sostenere una crescita della capacità relazionale delle nostre imprese in generale e per tutte le piccole imprese in particolare. Credo inoltre che sia veramente avvilente dover riscontrare in modo costante l’incapacità dei legislatori di operare in un contesto relazionale dove il principio ispiratore sia l’attenzione alle esigenze dei cittadini e non l’affermazione di principi astratti la cui verità deriva solo dal potere parlamentare e non dalla verifica continua della capacità delle norme di rispondere agli interessi effettivi della società. L’attuale legislatore è francamente sempre più ignorante dei presupposti dell’azione legislativa e, mentre dimentica molte delle lezioni più illuminate che si sono svolte per secoli alla ricerca dei principi che permettessero di limitare la libertà degli individui e delle micro comunità, sembra del tutto incapace di adeguarsi ai principi di recente sviluppo che dovrebbero ispirare i processi stessi di elaborazione e verifica della qualità normativa2. Si fa qui particolare riferimento all’Analisi di Impatto della Regolamentazione (AIR) e alla Verifica di Impatto della Regolamentazione (VIR), strumenti già indicati dall’OCSE in tema di buona regolamentazione. L’OCSE ha fin dal 1997 segnalato come tali strumenti possano concretamente contribuire ad una solida crescita economica, ad un coerente aggiornamento rispetto agli sviluppi tecnologici ed alle opportunità emergenti del mercato, ad una corretta identificazione delle priorità tra le esigenze delle comunità. Oggi AIR e VIR fanno stabilmente parte del dibatitto politico europeo e, in Italia, l’AIR è stata inserita nel processo di proposta di legge del Consiglio dei Ministri e di talune Assemblee Regionali, ma resta significativamente esclusa dall’organo legislativo principlae ovvero il Parlamento. Inoltre, è ancora del tutto residuale l’applicazione, non meno significativa, di strumenti di VIR.

Credo Quindi che la vicenda sia interessante sia in modo specifico, per il rischio connesso all’introduzione di questa norma che può rendere più difficoltoso il processo di coordinamento tra imprese, sia in generale come esempio di scarsa attenzione alle esigenze delle realtà economiche di dimensioni più limitate.

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Master in Processi decisionali e Lobbying

Lucio Fumagalli è Presidente di BAICR Cultura della Relazione, agenzia formativa specializzata nella formazione a distanza, è docente di gestione, organizzazione e comunicazione d’impresa. Collabora con numerose istituzioni accademiche e di ricerca quali l’Università Sapienza di Roma, l’Università Tor Vergata di Roma, il Politecnico di Milano,  il Consorzio Elis di Roma, Geomatics Research & Development srl. Inoltre è Presidente e socio fondatore di 4changing spa, società di consulenza direzionale, e di esse4b srl, società di servizi amministrativi.