Il grande Chef di Labico affronta uno dei temi di grande attualità, food e innovazione, confrontandosi con l’antropologo Ernesto di Renzo

Antonello Colonna, il grande chef di Labico, sale in cattedra per il Master in cultura dell’alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche, promosso dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, per l’inaugurazione dell’edizione 2018-2019.

 

Lo Chef, noto come l’anarchico ai fornelli, terrà, infatti, una Lectio Inauguralis sul tema “Le frontiere del cibo fra innovazione, ricerca dell’autenticità e blockchain”, venerdì 12 aprile alle ore 10.00, presso l’Aula T12B della Macroarea di Lettere e Filosofia in via Columbia. Colonna si interfaccera in una intervista tutta particolare con l’antropologo Ernesto Di Renzo, responsabile didattico del Master, e con Stefano Carboni, titolare di MG Logos, agenzia di comunicazione specializzata nel settore agroalimentare gettando uno sguardo sui futuri food trend.

Con lui in cattedra saranno presenti anche Giorgio Adamo, direttore del Dipartimento di storia, patrimonio culturale, formazione e società; Franco Salvatori, direttore del Master in cultura dell’alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche; Manuel Onorati, presidente CUS Roma Tor Vergata. Al termine dell’incontro, seguirà una degustazione di prodotti agroalimentari biologici offerti dalla cooperativa Agricola Sociale Capodarco.

“Il cibo – spiega l’antropologo Ernesto Di Renzo, responsabile didattico del Master – è prima di tutto cultura. Per conoscerlo occorre quindi un approccio multidisciplinare, che parta dal suo valore storico e antropologico per arrivare a quello economico e nutrizionale, passando naturalmente per la comunicazione, il marketing e il suo legame con il territorio. L’obiettivo di questo percorso di studi post-lauream è proprio quello di mettere a sistema l’insieme di questi fattori, fornendo quindi gli strumenti indispensabili per potersi inserire con successo negli ambiti dell’industria alimentare, del turismo culturale ed enogastronomico. Da non dimenticare il fattore umano che certamente rappresenta un valore aggiunto per la promozione e la valorizzazione del cibo. Non a caso, ogni nuova edizione del Master viene inaugurata alla presenza di grandi esponenti del mondo della cultura alimentare ed enogastronomica italiana e internazionale, che con le loro esperienze sono in grado di fornire ai nostri studenti un punto di vista prezioso sul tema. Abbiamo già avuto l’onore di ospitare Filippo La Mantia, Chef Kumalè, Tullio Gregory, Massimo Viglietti e ora è il turno di Antonello Colonna, precursore dell’alta cucina che ha saputo coniugare la tradizione della campagna romana con l’innovazione ai fornelli”.

Dalla durata complessiva di un anno accademico, l’offerta didattica del corso prevede 1500 ore di attività (60 CFU) – tra lezioni in aula e a distanza, esercitazioni e attività di tirocinio – ed è articolata in 5 moduli: Storia e cultura enogastronomica; Scienza dell’alimentazione; Contenuti e metodi dell’offerta turistica; La dimensione economica dell’agroalimentare. Prodotti tipici, management, imprese; Comunicazione e marketing: del territorio, dell’impresa agrituristica, dell’enogastronomia.

Il Master si avvale di un corpo docenti di alto livello provenienti dal mondo dell’università, della ricerca scientifica, delle professioni, del giornalismo, della gastronomia e dell’industria agroalimentare. Tra questi, esponenti di Baicr Cultura della relazione, Slow Food Italia, Agrocamera e Arsial. Sul fronte delle agevolazioni, sono previste 5 Borse di studio INPS “Master Executive” a copertura totale dei costi in favore dei dipendenti della Pubblica Amministrazione.