Si svolge in questi giorni, dal 7 al 10 gennaio, il CES 2020, il Consumer Electronic Show, importante fiera che ogni anno ha luogo a Las Vegas, mostrando al mondo le più importanti innovazioni per l’elettronica di consumo e la tecnologia.

Il focus di quest’anno è sulla tecnologia 5g, l’Internet of Things e la tutela della privacy.

La prima edizione del CES, tenutasi a New York e nata come spin-off del Chicago Music Show, si svolse nel 1967. Nel corso del tempo sono stati presentati a Las Vegas prodotti diventati storia: il videoregistratore casalingo di Philips, il CD, il DVD, il celebre Commodore 64 e la console Xbox.

 

Sono migliaia le aziende espositrici presenti (quest’anno circa 4500), ma anche gli sviluppatori e i produttori di hardware e nuove tecnologie, tra conferenze e decine di migliaia di partecipanti da oltre 150 paesi.

I diversi prodotti presentati sono divisi in 24 categorie, toccando tantissime tematiche.

Grande spazio è dato alla manifattura digitale, con le nuove proposte nel campo della stampa 3D, ma anche a tutto il mondo della robotica e dell’automazione. Anche il gaming, a livello soprattutto di hardware, risulta un argomento cardine, con la presentazione di nuove soluzioni in ambito di realtà virtuale e aumentata.

È durante il CES che le aziende leader del settore presentano i nuovi modelli di smart TV, senza dimenticare l’ampio spazio dedicato alla categoria automotive e alle tecnologie di infotainment per le auto anche a guida autonoma.

Di grande rilevanza anche l’attenzione dedicata al mondo delle criptovalute e della tecnologia blockchain: lo smartphone componibile BOB (Blok on blok), prodotto da Pundi X, funziona attraverso blockchain. Presentato durante l’edizione 2019, ha vinto il premio per l’innovazione di quest’anno.

Tendenze chiave del CES 2020 sono, in particolare, il 5g e l’Internet of Things.

Stando a Steve Koenig, vicepresidente della Consumer Technology Association, l’Internet of Things si sta trasformando in Intelligence of Things. Nei prossimi dieci anni, la distribuzione diffusa dell’Intelligenza Artificiale, sinergicamente alla grande velocità veicolata dalla rete 5g, trasformerà il modo in cui persone e aziende sfruttano la tecnologia.

Il master in Internet of Humans and Things, organizzato dall’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, con la collaborazione organizzativa del Baicr, giunto quest’anno alla III edizione, punta ad offrire una conoscenza approfondita riguardo le opportunità e le implicazioni collegate proprio allo sviluppo dell’IoT, rispetto alle Smart Societies e alla valorizzazione dei beni culturali.

 

Mentre Apple, il colosso di Cupertino, è tornata a partecipare al CES dopo 28 anni d’assenza: non per presentare nuovi dispositivi, ma per dire la propria in materia di privacy.

Jane Horvath, senior director Apple per la privacy, ha partecipato alla tavola rotonda “Chief Privacy Officer Roundtable”, insieme ai responsabili in materia di Facebook e Procter & Gamble.

L’attenzione alla privacy è per Apple una priorità: sono stati ribaditi, nel corso della discussione, i rigorosi standard adottati dall’azienda e i passaggi necessari per proteggere l’utente, al quale deve essere garantito il pieno controllo dei propri dati personali e sensibili.

Il tema della privacy, su cui fonda la propria peculiarità Apple, è profondamente sentito ed attuale negli USA: sulla scia del GDPR Europeo, gli Stati Uniti potrebbero presto varare una legge federale per porre fine al patchwork normativo attuale.

Sullo stesso tema, con particolare attenzione per le norme previste dal GDPR, è incentrato il master dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata in Tutela della Privacy e Data Protection Officer, in collaborazione con il Baicr. L’offerta formativa del Baicr, infatti, punta da anni sull’innovazione e le nuove tecnologie, sulle opportunità che ne conseguono, ma anche sugli aspetti normativi e problematici che le riguardano.